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PERSONE - PERSONE IMPORTANTI

Luigi Baldan, operaio, scrittore, militare italiano internato nei lager nazisti

Luigi Baldan (Sambruson, 5 settembre 1917) militare e operaio

1 Biografia

1.1 Testimonianza dei lager nazisti

2 Onorificenze

3 Bibliografia

4 Collegamenti esterni

Luigi Baldan

Biografia

Caposquadra manutenzioni presso la fabbrica Vetrocoke di Marghera - Venezia, è stato motorista navale nella Regia Marina Militare, Internato Militare Italiano nei lager nazisti. Medaglia d'onore ai deportati e internati nei lager nazisti nel 2008. Autore del libro di memorie "Lotta per sopravvivere - La mia Resistenza non armata contro il nazifascismo" 2007, Edizioni Cafoscarina, Venezia. Vive ora a Mirano (VE) e continua la sua opera di testimonianza delle vicende nei lager nazisti.

Testimonianza dei lager nazisti

Nel dopoguerra, nel 1951, inizia a scrivere il manoscritto, raccolta di memorie, "Lotta per sopravvivere - La mia Resistenza non armata contro il nazifascismo", relativo al periodo passato nei lager nazisti. Viene poi stampato a Venezia, dalla casa Editrice Cafoscarina, nel 2007, corredato da indicazioni e riferimenti storici a cura del figlio Sandro. Il libro, per la sua storia di solidarietà verso la popolazione ebraica nel campo nazista di Sackisch Kudowa in Polonia, tradotto parte in Inglese, è depositato presso lo Yad Vashem di Gerusalemme in Israele , presso lo United States Holocaust Memorial Museum di Washington negli USA e nel Museo del Lager di Gross Rosen - Rogoznica in Polonia. È stato tradotto inoltre, in cecoslovacco, per le sue vicende che lo hanno visto presente durante la Liberazione nella cittadina di Dvur Kralove in Cecoslovacchia, ed il libro è depositato nella Biblioteca Storica dell'omonima città. Ha pubblicato numerosi articoli nei quotidiani locali veneziani, per sensibilizzare la pubblica opinione, in merito alle vicende storiche e al mancato risarcimento degli ex Internati Militari Italiani.

Onorificenze

Nel 1 maggio 1969, dall'industria Vetrocoke S.p.a., consegna medaglia d'oro "Premio Gruppo Anziani Vetrocoke"; - nel 18 febbraio 1978, dalla Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Venezia, consegna medaglia d'oro "Premio di fedeltà al lavoro e di incoraggiamento al progresso economico"; - con brevetti n. 167348-167349-167350 del 14 settembre 1990, dal Ministero della Difesa - Direzione Generale per il Personale della Marina, concessione della "Croce al Merito di Guerra"; - Con brevetto n. 94176 del 6 luglio 1990, dal Ministero della Difesa - Direzione Generale per il Personale della Marina, concessione delle "Campagne di guerra" per gli anni 1940-41-42-43-44-45; - con decreto dirigenziale n.000062/GM-325 del 30 maggio 1996, dal Ministero della Difesa - Direzione Generale per il Personale Militare della Marina, concessione a titolo onorifico del grado di "Sottocapo"; - con brevetto n. ordine 305/2 dell'11 febbraio 1997, dal Ministero della Difesa - Distretto Militare di Padova, conferimento del distintivo di "Volontario della Libertà"; - con D.P.R. del 18 aprile 2008, dal Presidente della Repubblica Italiana, insignito della "Medaglia d'onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto"; - con D.P.R. del 6 giugno 2009, è stato insignito della distinzione onorifica di Cavaliere dell'Ordine "Al merito della Repubblica Italiana".

Luigi Baldan, nato a Sambruson di Dolo (VE) nel 1917, in via Brentelle, ora vive a Mirano (VE). E’ stato marinaio, motorista, della Marina Militare italiana, durante la Seconda Guerra mondiale.

Dopo essere stato catturato dai tedeschi nel porto di Sebenico in Dalmazia ( ora Sibenik in Croazia), a seguito dell’armistizio dell’8 settembre 1943, viene internato prima a Bad Orb e poi a Francoforte sul Meno in Germania e infine a Sackisch-Bad Kudowa in Polonia, un sottocampo nazista di quello più tristemente noto di Gross-Rosen.

Come la maggioranza di tutti i militari italiani catturati dai tedeschi, nonostante la fame, le privazioni, le umiliazioni, le sofferenze e il massacrante lavoro nelle fabbriche belliche tedesche, respinge le continue proposte di aderire al nazifascismo. Nei campi nazisti lotta quotidianamente per sopravvivere, con tutti gli espedienti possibili, sabotando anche la produzione bellica tedesca.
Ma ciò che rende unica e particolare la sua storia è la testimonianza di solidarietà umana e di amicizia che, a rischio della propria vita, ha visto Luigi aiutare e sfamare con i pochi alimenti trovati, delle ragazze ebree internate nel campo di Sackisch - Kudowa in Polonia.

Luigi Baldan è il protagonista di una semplice storia di ordinario coraggio: pur essendo egli stesso prigioniero militare, a rischio della propria vita, si prodigò nel campo nazista di Sackisch-Kudowa in Polonia per aiutare delle ragazze ebree prigioniere, le più perseguitate dai tedeschi, con l’umile convinzione di aver compiuto un atto di pietà.

L’altruismo e il tempo riportano alla ribalta questi sentimenti attraverso il libro di memorie “Lotta per sopravvivere – La mia Resistenza non armata contro il nazifascismo”, scritto per la Libreria Editrice Cafoscarina di Venezia.

Il libro, frutto di alcuni anni di lavoro e ricerche storiche effettuate da parte del figlio Sandro, racconta tutte le vicende che hanno visto il motorista della Marina Militare Luigi Baldan, protagonista di una tenace e audace lotta quotidiana, dal giorno della sua cattura da parte dei tedeschi nel 1943 sino al suo ritorno in Italia nel 1945.

È una “piccola” testimonianza di valore storico e umano, costruita sulla ferma volontà di resistere alle violenze e alle folli ideologie nazifasciste, attuando una “Resistenza senz’armi”, sabotando la produzione bellica nazista, compiendo anche coraggiosi atti di carità e amore verso la più sfortunata e perseguitata popolazione ebraica .

Rappresenta la prova di come gli uomini, nel passato, si siano aiutati al di là del credo religioso. È anche un importante messaggio di pace da tramandare alle nuove generazioni, perché “non si dimentichi e perché non si ripeta.”.

E’ un atto di doverosa “giustizia storica” nei confronti di quella generazione che negli anni 1943–45 venne privata di una parte della loro vita, per il rifiuto di aderire al nazifascismo e che, al loro ritorno in Italia, venne dimenticata dalla politica e dalla storiografia ufficiale.


 

la Nuova di Venezia e Mestre

Gennaio 2017

Si è spento Luigi Baldan, combattè Hitler senz’armi

È mancato all’età di 99 anni uno degli ultimi testimoni della Shoah Prigioniero in Polonia, sabotò la produzione bellica tedesca e salvò diverse vite.

Nato a Sambruson di Dolo il 5 settembre 1917.

di Filppo De Gaspari

 

MIRANO. Combatté Hitler senza mai imbracciare un fucile. Si è spento ieri a Mirano, alla soglia dei cent’anni, Luigi Baldan, l’eroe della resistenza non armata contro il nazifascismo. Era stato ricordato anche nei giorni scorsi, per la Giornata della memoria, lui che della Shoah era stato un testimone coraggioso, sabotando la macchina di sterminio messa in piedi dai nazisti nei campi di concentramento.

Marinaio motorista della marina militare italiana, Baldan fu fatto prigioniero e messo ai lavori forzati come meccanico al servizio della grande Germania, nel campo di Sackisch Kudowa, in Polonia, dal 1944 al 1945. In quei lunghi mesi da internato militare, riuscì a sabotare la produzione bellica tedesca e nel contempo aiutò, dando loro quel poco che aveva da mangiare, alcune ragazze ebree internate nel suo stesso campo, salvandone dalla fucilazione una in particolare, responsabile di aver rotto un macchinario. Dal dopoguerra a oggi, nelle numerose testimonianze di quegli eventi, Baldan aveva sempre motivato così la sua opera di coraggio: «Il cuore mi diceva: aiutale, se puoi». Era uno degli ultimi testimoni viventi della tragedia dell’Olocausto, un “partigiano” non combattente, che colpì la follia nazista dal suo interno, mettendo al servizio della libertà le sue competenze e i suoi valori.

Scrisse anche un libro, pubblicato nel 2007 e intitolato “Lotta per sopravvivere, la mia resistenza non armata contro il nazifascismo”, edito da Cafoscarina. Un documento tradotto da poco anche in francese, grazie a Ginette, figlia di una di quelle ragazze ebree deportate, che viveva in Francia e che durante la guerra finì nello stesso lager di Baldan.

Lo scorso novembre il figlio del meccanico novantanovenne, Sandro, da sempre a fianco del padre nella difficile opera di diffusione della memoria di quei fatti, volle ripercorrere la sua avventura, visitando l’ex campo di lavoro polacco, nella città oggi chiamata Kudowa Zdroj, località termale ai confini con la Repubblica Ceca. Poté così vedere con i suoi occhi la zona delle baracche del campo di prigionia del padre, ora adibita ad area residenziale pubblica e visitare la fabbrica, ormai in parte dismessa, dove lavorava con le ragazze ebree per la produzione di pezzi meccanici di aerei destinati alla ditta tedesca VDM.

Oltre a Sandro, Luigi Baldan lascia i figli Caterina e Paolo e la moglie Marilena Berton. I funerali si terranno nei primi giorni della settimana in duomo a Mirano.



 

 


 

Bibliografia

Francesco Furlan - quotidiano "La Nuova Venezia" - 7.2.2007

AA.VV. - periodico "Mirano" - marzo 2007

AA.VV. - periodico "L'Opinione" - aprile/maggio 2007

Francesco Furlan - quotidiano "La Nuova Venezia" - 5.5.2007

Rosina Zucco - periodico "Rassegna A.N.R.P." - maggio/giugno 2007

AA.VV. - periodico "Marinai d'Italia" - luglio/agosto 2007

AA.VV. - notiziario "U.N.U.C.I." - luglio/agosto 2007

Anna Renda - quotidiano "Il Gazzettino di Venezia" - 8.9.2007

Giovanni Lugaresi - quotidiano "Il Gazzettino di Venezia" - 21.11.2007

AA.VV. - periodico "Mirano" - dicembre 2007

Matteo Cammilletti, Alessandro Ferioli - periodico "Rassegna A.N.R.P." - gennaio/febbraio 2008

AA.VV. - notiziario "Noi dei lager- A.N.E.I." - gennaio/marzo 2008

P.L. Fanetti - notiziario "A.N.P.I. Brescia - Ieri e oggi Resistenza" - n.44, maggio 2008

Intervista a Luigi Baldan sul Portale www.lager.it dedicato alle tematiche della Shoah

Alessandro Ferioli, recensione a Luigi Baldan, "Lotta per sopravvivere. La mia resistenza non armata contro il nazifascismo", Libreria editrice Cafoscarina, 2007, in: <<Rivista Marittima>>,A. CXLI, n.6 (2008), pp.207-208.

Collegamenti esterni

La Testimonianza di Luigi Baldan sul Portale www.lager.it

Luigi Baldan su Comitato Foresta dei Giusti-Gariwo

La Testimonianza di Luigi Baldan sul portale del Museo dell'Internamento di Padova

La recensione del libro di Luigi Baldan sul portale del Museo dell'Internamento di Padova

Video intervista a Luigi Baldan realizzata dagli studenti del Liceo Scientifico "Maria Ausiliatrice" di Catania

Video presentazione pubblica libro Luigi Baldan - Mirano (VE) 6 maggio 2007

 


 

a cura di luigi zampieri

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Ultimo aggiornamento (Venerdì 07 Ottobre 2022 13:23)