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A Sambruson le GIORNATE FAI di Primavera

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SAMBRUSON. CULTURA, COSTUME, TRADIZIONI, AMBIENTE. - AMBIENTE, EPISODI

A SAMBRUSON LE

GIORNATE FAI DI PRIMAVERA

E’ stata una gradita quanto interessante sorpresa, scorrendo le pagine web dei siti del Fai e del Comune di Dolo, scoprire, accanto a località famose e conosciute per importanza in arte e cultura, il nome di Sambruson, nelle liste delle visite guidate di primavera, promosse appunto  dal FONDO AMBIENTE ITALIANO. Perciò il sito internet SAMBRUSONLASTORIA ha pensato a questo breve articolo che riassume e sintetizza l’avvenimento, per noi molto importante, riportando le notizie relative, di stampa e di web, affinché il fatto   venga per quanto possibile ricordato ed eventualmente riproposto in futuro. Da parte nostra, il sito SAMBRUSONLASTORIA, il cui obbiettivo vuole essere un po' la memoria della vita e del costume del paese, coglie l’occasione per un ringraziamento sentito a quanti hanno collaborato per la realizzazione dell’evento citando
in primis l’encomiabile e meritorio Fai,
il Comune di Dolo,
gli istituti Liceo Statale Galileo Galilei, Dolo e l’I.I.S. "Ettore Majorana - Elena Corner", Mirano,
la Famiglia proprietaria della corte di villa Colloredo,
la Parrocchia di Sambruson.

I Luoghi e le opere visitati durante l’evento sono trattati ampiamente in diversi grandi articoli di questo sito e, per chi volesse approfondire le conoscenze in merito, proponiamo in calce a questo articolo, i link relativi per l’accesso.

Luigi Zampieri

 

 


 

23/03/2022

Presentato questa mattina a Dolo l'appuntamento del 26 e 27 marzo con le Giornate FAI di Primavera 2022.

La XXX edizione vedrà protagonista, in Riviera, Sambruson di Dolo. La Chiesa di Sant'Ambrogio, la Canonica e la Corte di Villa Colloredo saranno eccezionalmente aperte al pubblico con la guida di sei 'Apprendisti Ciceroni', studenti del liceo di Dolo in 'alternanza scuola lavoro ' (ora PCTO) appositamente formati per aiutare a scoprire il nostro patrimonio artistico e culturale.
Questa mattina la coordinatrice Dina Bortoluzzi (capogruppo Fai di Mirano), docenti e ragazzi hanno incontrato il Sindaco Gianluigi Naletto e l'Amministrazione dolese per 'raccontare' l'evento e il progetto che ne consentirà la realizzazione il prossimo fine settimana.

Tornano le giornate Fai di Primavera, l'appuntamento è per sabato 26 e domenica 27 marzo 2022. In programma visite a contributo libero in oltre 700 luoghi inaccessibili o poco conosciuti in 400 città. In Veneto saranno aperti al pubblico oltre quaranta luoghi, tutti da scoprire.

Le Giornate FAI quest’anno compiono “trenta primavere”: dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”. Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.

VISITE A CURA DI

Liceo Statale Galileo Galilei, Dolo

I.I.S. "Ettore Majorana - Elena Corner", Mirano

Delegazione FAI di Venezia


 

Giornate Fai, dove andare in Veneto,

Venezia. Nel comune di Dolo merita una visita San Bruson, piccolo paese centro importante già in epoca romana in quanto punto di congiunzione tra la via Annia e la via Pompilia. Qui troviamo la Chiesa di S. Ambrogio, costruita probabilmente sulla sede di un’antica Pieve, i cui lavori di costruzione furono terminati nel 1768. L'interno ospita, oltre all'altare maggiore, quattro altari laterali, quadri, statue, lapidi, il battistero, il pulpito, le teche con innumerevoli reliquie e un importante organo opera di Gaetano Callido. Il soffitto attuale, affrescato nel 1936 da Giuseppe Chiacigh, raffigura la glorificazione di Sant'Ambrogio. Interessanti anche la Sacrestia, impreziosita da un lavabo tardo medievale e la Canonica, solitamente chiuse al pubblico e visitabili in esclusiva in occasione delle Giornate FAI di Primavera. Non lontano dalla Chiesa si trova la settecentesca Corte di Villa Colloredo. Costruita nel 1782 dalla famiglia omonima e più volte ampliata nel corso dell'Ottocento e del Novecento, la struttura venne acquistata nel 1974 da Alberto Meneghelli che ne fece la residenza di famiglia, ristrutturandola quasi completamente nel 2005. Residenza privata, sarà eccezionalmente aperta al pubblico nelle giornate di sabato 26 e domenica 27 marzo.

l'Altare Maggiore della Chiesa di Sambruson

Il Crocifisso ligneo

 

Sambruson, ora un piccolo paese tra Venezia e Padova, in Comune di Dolo, è stato un centro importante in epoca romana: qui vi era un punto di congiunzione tra la via Annia (tra Adria e Aquileia) e la via Popilia (tra Rimini e Altino) - nel segmento III della Tavola Peutingeriana (seconda metà del IV-V sec. d.C.) è riportata anche la Mansio o Statio Maio Meduaco. Alla fine degli anni ‘40 del secolo scorso, un appassionato locale, il prof. Lino Vanuzzo, ha intrapreso alcuni scavi in varie aree del luogo rinvenendo un notevole numero di manufatti, di epoca romana, che furono inviati alla Soprintendenza. Tali oggetti, restituiti dopo molti anni, sono ora depositati nei locali della scuola media, vicino al Duomo di Sambruson, e attendono una sistemazione degna della loro importanza.

L'attuale Duomo di Sambruson sorge probabilmente sulla sede di un'antica Pieve con giurisdizione sulle cappelle filiali di Curano, Albarea, Paluello, Carpene e Fiesso. Viene inaugurato nel 1763 e completato nel 1768. Prima di esso era stato costruito il campanile, inaugurato nel 1753. La chiesa ha una storia molto antica e importante oltre a un notevole bagaglio artistico. L'interno ospita, oltre all'altare maggiore, quattro altari laterali, quadri, statue, lapidi, il battistero, il pulpito, le teche con innumerevoli reliquie e un importante organo opera di Gaetano Callido. Il soffitto attuale, affrescato nel 1936 da Giuseppe Chiacigh, raffigura la glorificazione di Sant'Ambrogio. Interessante anche la sagrestia impreziosita da un lavabo tardo medievale. Con l'editto di Saint-Cloud del 1804, vengono proibite le sepolture nelle chiese e nel loro perimetro: i cimiteri devono sorgere lontano dagli abitati per motivi igienico-sanitari. A ricordo del vecchio camposanto, sulla parete esterna di destra del Duomo, sono state poste tre lapidi funerarie in ricordo dell'importanza delle persone che ivi giacevano. La più significativa per noi, la lapide di Giobatta Velluti (1780-1861), cantante lirico, sopranista e compositore che scelse di vivere a Sambruson gli ultimi anni della sua vita dopo aver interpretato in numerosi teatri le opere di Cimarosa, Rossini e Paisiello. La Canonica, antica proprietà dei Badoer, presenta caratteristiche architettoniche originali, come pure la Barchessa. Sacrestia e Canonica, solitamente chiuse al pubblico, potranno essere visitate eccezionalmente durante le Giornate Fai di Primavera.

 

L'Ecce Homo, pregevole busto in marmo policromo

 

LA SETTECENTESCA CORTE DI VILLA COLLOREDO

La settecentesca corte con i suoi tipici portici, il cortile veneto per asciugare i cereali, le case contadine e i fienili, si trovano in un luogo appartato, immerso nella tranquillita` della Riviera del Brenta, non lontano dalla Chiesa di Sambruson. Essi rappresentano un originale ed autonomo motivo di interesse storico- architettonico. Armoniosa area geometrica, un tempo cuore della vita contadina, è circondata da una azienda agricola di oltre 40 ettari, una vera oasi tra Dolo e Mira. Costruita nel 1782 dalla famiglia Colloredo e piu` volte ampliata nel corso dell' Ottocento e del Novecento, la corte della Villa fu acquistata nel 1974 da Alberto Meneghelli che ne fece la residenza di famiglia: nel 2005 e` stata quasi completamente ristrutturata. Durante l'800 e` stata sede di sperimentazione agricola come altre realta` della Riviera del Brenta superando lo schema di ‘ casa per la villeggiatura'. Residenza privata chiusa al pubblico e aperta eccezionalmente durante le GFP.

COSA SCOPRITE DURANTE LE GIORNATE FAI?

La chiesa ha una storia molto antica e importante oltre a un notevole bagaglio artistico. Linterno ospita, oltre all'altare maggiore, quattro altari laterali, quadri, statue, lapidi, il battistero, il pulpito, le teche con innumerevoli reliquie e un importante organo opera di Gaetano Callido. Il soffitto attuale, affrescato nel 1936 da Giuseppe Chiacigh, raffigura la glorificazione di Sant’Ambrogio. Interessante anche la sagrestia impreziosita da un lavabo tardo medievale. La Canonica, antica proprietà dei Badoer, presenta caratteristiche architettoniche originali, come pure la Barchessa. Sacrestia e Canonica, solitamente chiuse al pubblico, potranno essere visitate eccezionalmente durante le Giornate Fai di Primavera. Costruita nel 1782 dalla famiglia Colloredo e più volte ampliata nel corso dell’Ottocento e del Novecento, la corte della Villa fu acquistata nel 1974 da Alberto Meneghelli che ne fece la residenza di famiglia: nel 2005 è stata quasi completamente ristrutturata. Durante l’800 è stata sede di sperimentazione agricola come altre realtà della Riviera del Brenta superando lo schema di `casa per la villeggiatura’. Residenza privata chiusa al pubblico e aperta eccezionalmente durante le GFP.

Testo scritto da Delegazione FAI di Venezia


 

Giovedì 24 Marzo 2022

Il Gazzettino

 


 

 

La Nuova Venezia

24 Mar 2022

 


 

Links per articoli del sito collegati, cliccare:

-La chiesa di Sambruson, i 250 anni dalla consacrazione, la sua storia.

-Le campane di Sambruson

-Sant'Ambrogio scende dal campanile

-ORATORI A SAMBRUSON dal 1660 ad oggi

-GIOVANBATTISTA VELLUTI

-Il nome "Sambruson"

-La chiesa di Sambruson e le Pievi del territorio


 


articolo a cura di Luigi Zampieri


 


Ultimo aggiornamento (Mercoledì 06 Aprile 2022 15:08)

 

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