Classe terza, 1949, vecchie scuole elementari
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Classe terza, 1949, vecchie scuole elementari
Giuseppe Gottardo mi invia questa lettera con foto allegata.
Caro Luigino
Dopo anni ho ritrovato questa foto della nostra classe con il presepio, ti ricordi? Erano altri tempi, belli e spensierati! Ho letto l'articolo sulla scuola, bravo. E' in questa occasione che ho pensato al nostro maestro delle elementari, Renzo Granzo.
Ti allego la foto, pochi sono i compagni che ricordo, spero ti faccia piacere. ciao!
Bepi Gottardo.
Grazie Bepi.
Con questa foto di classe, con presepio, mi hai fatto il tuo regalo di Natale. Riconosco quasi tutti i nostri compagni, non avendoli, come te, persi di vista; te li indico e molti li ricorderai sicuramente. Alcuni dei compagni, purtroppo non ci sono più. Con questa foto mi dai l’opportunità, che auspicavo, di ricordare il nostro maestro Renzo Granzo. Ricordo di aver lavorato al traforo per costruire le casette in compensato che si vedono nel presepio della foto. Il laboratorio manuale era infatti parte non trascurabile del suo insegnamento. Forse, ricorderai la costruzione, realizzata in quinta classe, di una grande nave in legno compensato poi dipinta con smalto bianco e azzurro. E' andata in dono a un alunno, magari esiste ancora.
Ci insegnava con passione la musica e ìl canto. Era un bravo pianista. Ci portava in sacrestia della chiesa, dove c'era una pianola. Lì ci insegnava a cantare in coro gli inni e le romanze più belli. Il Coro del Nabucco, i Lombardi alla prima Crociata (O Signor che dal tetto natio…), l'inno nazionale Fratelli D'Italia, il Nessun dorma (Vincerò), ect.
Non trascurava lo sport e la ginnastica. Organizzava le partite di calcio fra le classi, nel cortile della scuola. Per una di queste partite, è rimasta memorabile una sua litigata con il maestro della classe avversaria (credo Tomasetto), al limite dello scontro fisico.
Era abbastanza severo, molto preciso ed esigente nell’insegnamento delle materie scolastiche; in quinta elementare avevamo già chiari i concetti di potenza e radice quadrata.
Ci insegnava l'amor di Patria; insisteva costantemente nei concetti di onestà, integrità e rettitudine. Ci ha dato i primi ferrei insegnamenti di educazione civica. Ripensando a lui, più tardi, ho ricavato che, relativamente a quei tempi, fosse di impostazioni abbastanza laicale , anche se cattolico e praticante. Per questo motivo mi sembra non fosse visto in modo completamente benevolo dai nostri compaesani.
Credo che in noi alunni abbia lasciato una decisa impronta.
Qualche anno fa ho saputo che era ancora vivente; se così fosse anche ora, avrebbe la bella età di circa cento anni.
Auguri nostro maestro. Ciao Bepi.
Luigi Zampieri.
Classe terza elementare, 1949, Sambruson
Ecco gli alunni che mi sembra di riconoscere
fila in basso da sinistra
dal secondo: Mion Corrado, Baston Giorgio, i gemelli Donà Paolo e Luciano, Zampieri Luigi, il settimo lo ricordo, ma non il nome, seguono, Niero Franco, Mattioli Corrado, (Rana) Marin, Romanato Giuseppe, terzultimo Ruvoletto Dino, ultimo a destra Polo Roberto.
fila centrale da sinistra
terzo Baldan Ennio, Cagnin Armando, Mazzato Giovanni, Maestro Granzo, Castellini Fernando, Matterazzo Luciano, Valentini Luciano, Malaman Albino, Galletto Walter, Bertocco Walter, Gottardo Giuseppe
fila in alto
Mazzucato Orlando, Salmaso Umberto, Castellini Domenico.
Ricordo altri compagni di scuola che non riconosco nella foto
Agnoletto Guido, Stocco Gabriele, Mazzucato Luciano, Malaman Guido, Nalon Gianfranco.
Un caro saluto dai compagni che eventualmente ci leggono
articolo a cura di L. Zampieri
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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 04 Marzo 2020 16:55)