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IL PERIODO STORICO RECENTE - LA SCUOLA ELEMENTARE DI SAMBRUSON, TESTIMONIANZE

La visione di Sambruson di alcuni Insegnanti delle Scuole Elementari degli anni '60, in occasione dell'inaugurazione dei nuovi edifici scolastici.

La Parrocchia di Sambruson

di Mons. don LUIGI RIMANO Arciprete di Sambruson

Una storia che risalga all'origine della Parrocchia di Sambruson è difficile da ricostruire, per la mancanza di documenti.

Con molta probabilità l'origine risale al secolo decimoterzo. La tradizione avvalora questa ipotesi narrando come la prima Chiesa fosse costruita con po­chi mattoni, palafitte e coperta di paglia come i cosiddetti vecchi «casoni», ma non se ne ha nessuna conferma.

Sambruson fu certamente una delle prime Parrocchie della zona; infatti era, ed è ancor oggi. Matrice di alcune parrocchie viciniori.

Il Rev. Arciprete Don Nicolò Munari, che resse la Parrocchia di Sambruson dal settembre 1924 all'aprile 1935, iniziò la cronistoria della Parrocchia che attualmente si trova nell'Archivio. La compilò fruendo dei pochi documenti trovati, e purtroppo risale appena al 1703, mentre dei secoli precedenti potè rac­cogliere soltanto qualche notizia che i buoni e lontani avi trasmisero a viva voce.

Il 28 febbraio 1702 in Sambruson moriva l'Arciprete Mons. Antonio Mi­stura, Vicario Foraneo, all'età di 84 anni, reggente la parrocchia dal 1676; gli fu successore Don Pietro Barry, oriundo francese, che sostenne continui contra­sti con la vicina parrocchia di Dolo che mirava a scuotere il giogo di sudditanza all'Arcipretale Matrice di Sambruson. Ma l'il luglio 1722 il Cardinale e Ve­scovo di Padova Cornelio poneva termine a tali contrasti e con un suo decreto sanciva il totale smembramento della Parrocchia di Dolo, salve le stabilite pre­minenze verso la Matrice di Sambruson.

Nel 1744, per opera dell'Arciprete Don Cristoforo Valier, successore del Rev. Don Pietro Barry, ebbe inizio la costruzione di un nuovo campanile. Impresari e costruttori dell'opera furono i fratelli Berno di Sambruson, ed il cam­panile fu collaudato dal perito pubblico Rossi Paolo il 12 novembre 1753 con somma soddisfazione di tutto il popolo. Da notare che il primo impresario fu Boato Francesco di Dolo, il quale, non incontrando il favore del popolo, dovette ritirarsi.!

Ultimato il nuovo campanile, i parrocchiani pensarono subito alla loro chie­sa, troppo angusta per la sempre crescente popolazione. Fu costruita molto più grande della vecchia, ultimata intorno al 1763 e aperta al culto dopo cinque anni dal Cardinale Antonio Marino Priuli, Vescovo di Padova, il quale consacrò anche l'Altare Maggiore.

Nel 1836 il colera mieteva tra la popolazione molte vittime. I Sacerdoti della Parrocchia diedero magnifico esempio di abnegazione e di ammirevole carità verso i poveri infelici colpiti dal terribile morbo. Il popolo, in tanto dolore, levò gli occhi al Ciclo implorando con viva fede soccorso che non tardò molto a discendere. Il 4 luglio due poveri contadini prostrati innanzi all'altare della Madonna umilmente la supplicavano di avere pietà. La Vergine Santa apparve loro e disse che aveva accolto le suppliche ed i gemiti e che l'epidemia sarebbe cessata. Così disse la Madonna e così fu. Ed ogni anno è ricordato il grande prodigio con una festa votiva, e all'altare della Vergine viene esposto un quadro che ricorda l'apparizione di Maria ai due fervorosi cristiani. La festa è celebrata con solennità e con appropriato discorso.

Durante questo periodo era Arciprete Don Michele Vinera, proveniente dalla vicina Dolo. Resse la Parrocchia per ben 46 anni, dal 1820 al 1866. Nella sua lunga cura pastorale si rese altamente benemerito della parrocchia lasciando larga eredità di affetti e di memorie nonché di sentito rimpianto. Il Vinera fu l'ultimo Arciprete sepolto in Chiesa e giace nella piccola entrata a ponente.

Anno 1897. E' Arciprete Don Domenico Frigo, Sacerdote colto, poeta e di tanta bontà. In breve tempo ebbe l'ammirazione di tutta la popolazione che lo seguiva fedelmente e tanto lo amava. Nel 1906 fece rifondere il magnifico concerto delle quattro campane del peso complessivo di 43 quintali. Suonarono per la prima volta il 6 dicembre dello stesso anno. Furono consacrate dal Cardi­nale Patriarca di Venezia, S. E. Aristide Cavallari.

Anno 1914. E' Arciprete Don Federico Congi e regge la Parrocchia fino al 1924 quando passò a Villa di Teolo.

Anno 1915. Il prof. Ettore Tito della R. Accademia di Venezia osservando un busto in marmo nella sacrestia della Chiesa Arcipretale in completo abban­dono, lo reputò una pregevole opera d'arte. Interessò la Sovraintendenza alle belle arti di Venezia ed il prezioso busto, che rappresenta «l'Ecce Homo» fu collocato artisticamente sull'altare primo a destra della navata. Fu attribuito al Donatello.

Ricordiamo ore le ultime opere attuate nella parrocchia, che attestano la sempre nutrita fede del popolo di Sambruson e la sollecita e generosa rispon­denza alle molteplici iniziative dei Pastori.

Costruzione dell'Asilo Infantile, inaugurato il 6 marzo 1925 durante il mi­nistero Pastorale degli Arcipreti Don Federico Congi e Don Nicolò Munari (Don Munari fu Arciprete dal 28 settembre 1924 al 1° aprile 1935. Sacerdote di singolare bontà, studioso e di grande pietà, morì dopo lunghe sofferenze la­sciando care memorie e sentito rimpianto. A lui succedette Don Luigi Rimano, dal 1935 al 1951, passato poi a Dolo. Attualmente è Arciprete Don Carlo Segala).

Anno 1936. Totale restauro della chiesa. Soffitto completamente nuovo. Af­fresco del soffitto: mq. 245 di lavoro eseguito dal prof. Giuseppe Ghiacigh che ebbe il plauso di competenti e particolarmente quello del prof. Ettore Tito e di S. E. Mons. Carlo Agostini, Vescovo di Padova che presenziò e benedisse i nuovi lavori l'8 dicembre.

Anno 1939. Inaugurazione dei lavori di ampliamento dell'Asilo e Casa della Dottrina Cristiana.

Anno 1942. Nuovo grande organo della ditta Fratelli Ruffatti di Padova, collaudato il 26 aprile con solenne concerto dai proff. Antonio Garbellotto e Giovanni Argenti.

Anno 1944. Su progetto del prof. Calcherà di Mestre viene costruita in ci­mitero una artistica chiesetta che fu benedetta con solenne inaugurazione da Mons. Vicario Generale dott. Giuseppe Pretto. Accoglie ed accoglierà le salme dei Sacerdoti di Sambruson, nei nove loculi che sono sotto il pavimento.

Anno 1950. Inaugurazione del nuovo cinema-teatro, ambiente che si pre­senta accogliente e bene attrezzato.

Anno 1951. Nuovo ampliamento dell'Asilo. Con aule, refettorio, acqua po­tabile, chiesetta, cortile ampliato. Il 26 agosto 1951 è inaugurato da S. E. Mons. Girolamo dott. Bortignon, Vescovo di Padova, con l'intervento delle autorità e numerosissimo popolo.

Anno 1957. Il giorno del S. Natale viene solennemente inaugurato l'impian­to motorizzazione delle campane, eseguito dalla ditta Morellato di Falzè di Trevignano.

Da questo esposto, la Parrocchia di Sambruson, sempre fedele alle tradi­zioni improntate su solidi principii cristiani, e fedelissima di generosa stima, afletto ed obbedienza ai suoi Pastori, seppe attuare numerose e provvide ope­re, attestazione di fede, di indefettibile concordia, di singolare abnegazione e generosità.

Altamente orgogliosa delle tradizioni, la Parrocchia ne fu solerte emulatrice lungo i secoli, ed ancor oggi, custode ed interprete di tali tradizioni, rivive di gaudio e ne attua fedelmente la cara eredità.

Mons. don LUIGI RIMANO Arciprete di Dolo e di Sambruson.


articolo a cura di Luigi Zampieri


 

 


Ultimo aggiornamento (Domenica 01 Marzo 2020 17:09)